Sola Scrittura è dottrina biblica - Confutazione delle eresie papiste contro il primato della Bibbia


Confutazione delle eresie contro il primato della Bibbia

Una cosa è avere un credo proprio, ben altra cosa è presentare la fede evangelica in modo caricaturale e ridicolo per calpestarla mentendo consapevolmente ed illudersi così di confutarla. Questo è un modo di fare scorretto ed indegno per un cristiano.

Pensiamo solo alla filastrocca che dicono i cattolici spesso:

"La tradizione orale viene prima della Bibbia dato che all'inizio gli apostoli non avevano scritto niente ma predicavano soltanto".
In questo modo il cattolico "apologeta" cerca di minare la fiducia che il cristiano ha verso la Bibbia presentandogliela come un sottoprodotto di tradizioni orali.


Quale è la realtà? La Chiesa fondata dagli apostoli aveva come autorità la Parola di Dio che gli apostoli predicavano e che insegnavano anche tramite degli scritti. Erano loro i delegati di Dio per parlare a nome suo.

Gradatamente man mano che alcuni di loro scomparivano di scena e che quelli restanti iniziavano a scrivere dei testi ed a divulgarli alle chiese come affidabili ed autorevoli, le chiese consideravano, ubbidendo agli apostoli, come autorevoli ed apostolici gli scritti apostolici oltre agli apostoli in persona quando visitavano le loro comunità.

Quando gli apostoli non erano presenti, i credenti nelle comunità locali si basavano sugli scritti apostolici, (quelli in loro possesso più l'AT), man mano che ogni chiesa veniva in contatto con altra, trasmetteva loro copie degli scritti di origine apostolica a loro consegnati, ed ogni chiesa arricchiva il proprio canone. Già durante la vita degli apostoli, quando loro non potevano intervenire personalmente, erano i loro scritti letti nelle comunità, la Parola di Dio, il riferimento autorevole. Dopo la scomparsa degli apostoli e la maggiore diffusione dei loro scritti, man mano tutte le chiese sono venute in possesso di tutti i libri, nel II secolo, i padri apostolici dal 100 al 200 citano 26 dei 27 libri del NT, salvo 3Gv che è uno dei più corti.

Ci furono per un periodo delle incertezze su alcuni testi, sino a che nel IV secolo raccogliendo da TUTTE le chiese quanto insegnato alle chiese locali con cui vennero in contatto da ognuno degli autori del NT sulla canonicità ed ispirazione dei 27 libri del NT, si sigillò il canone del NT che è identico ancora oggi per tutte le chiese della cristianità. I 3 criteri usati nel IV secolo per definire il canone: ortodossia, apostolicità, universalità, sarebbero senza fondamento senza che fossero derivati dalla certezza antica sull'origine divina di questi libri.

Pertanto: "tradizione orale prima della Parola di Dio" = menzogna.

La verità è che la Parola di Dio:

1) all'inizio del ministero degli apostoli era solo la predicazione apostolica,
2) durante il loro ministero la Parola di Dio era la predicazione apostolica ed i libri apostolici riconosciuti e mandati alle chiese,
3) dopo la predicazione apostolica (oggi) la Parola di Dio consiste soltanto nei libri apostolici riconosciuti e mandati alle chiese, che raccolti ed uniti insieme non sono altro che il NT.

Il Nuovo Testamento potrebbe anche essere chiamato "Scritti degli apostoli", oppure "Tradizioni Apostoliche". Alla luce di questi fatti, ci si rende conto che l'obiezione cattolica "La tradizione orale viene prima della Bibbia dato che all'inizio gli apostoli non avevano scritto niente ma predicavano soltanto" non è altro che una caricatura per contraddire la verità biblica di cui si ha paura.

E questo è solo UN argomento dei molti che vengono usati... ma il concetto è lo stesso: situazioni presentate in modo deforme per dare ragione al vaticano e fuggire dal confronto esegetico, su cui si sa di essere perdenti. Andiamo a degli altri esempi...

Sei membro di una chiesa locale in Asia minore nell'anno 105 d.C. quando gli Apostoli sono tutti morti da qualche anno. Alcuni credenti traviati cominciano ad insegnare l'eresia che i ministri di Dio devono essere "sempre celibi". E' compito dei conduttori richiamare questi fratelli che stanno cadendo nel peccato aggiungendo un insegnamento di loro invenzione alla Tradizione Apostolica e confutarli con la poderosa e potente esposizione della Sacra Scrittura: 1Timoteo 3,1-3; 4-1-4; 1Corinzi 9,5.

Se costoro messi davanti alla verità, non si ravvedono dalla loro eresia, vanno messi fuori dalla comunione dei credenti.

E se qualcuno non ubbidisce a ciò che diciamo in questa lettera, notatelo, e non abbiate relazione con lui, affinché si vergogni (2Tessalonicesi 3,14)

Ammonisci l'uomo settario una volta e anche due; poi evitalo; sapendo che un tal uomo è traviato e pecca, condannandosi da sé (Tito 3,10-11)
Se costoro riescono a fare un "colpo di stato" ed a prendere il controllo di una chiesa locale, come gli apostoli hanno profetizzato che sarebbe potuto accadere in 1Timoteo 4,3; 2Pietro 2,1-3; Atti 20,28-30; 3Giovanni 1,9-10; bisogna evitarla e non avere relazione con lei (esattamente come si fa con gli eretici singoli) e continuare a seguire il Signore dove le Epistole e gli Evangeli (= Tradizione Apostolica) sono ascoltati ed insegnati senza né aggiunte né mancanze.

Persino durante la stessa vita degli apostoli, quando tra i membri di una chiesa locale sorgeva una disputa su quale era il corretto insegnamento (e gli apostoli erano impossibilitati ad intervenire in prima persona per ragioni di lontananza geografica) quale altro mezzo essi avevano di scoprirlo, se non confrontando approfonditamente tutti i passaggi di Legge, Profeti, Scritti, Vangeli, Epistole che erano in loro possesso? Il criterio era sempre l'ubbidienza alle Scritture.

Esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così (At 17,11)
La Parola di Dio garantisce di essere ispirata infallibilmente, così come non garantisce che saranno ispirate ed infallibili tutte le spiegazioni che tutti i credenti daranno di essa. Anzi essa ci garantisce che ci saranno molti falsi insegnamenti diffusi nelle chiese locali e che è dovere del credente vegliare e discernere.

L'unica possibilità che ha la chiesa romana per creare consenso dottrinale forzato ed autoritario è con l'imposizione attraverso la violenza verbale, equiparando le spiegazioni che il magistero dà della Parola di Dio, alla Parola di Dio stessa, oppure dire che la Scrittura era sconosciuta alle chiese sino al IV secolo, cosa questa palesemente falsa.

Periodo dei Padri Apostolici e dei primi apologisti (fino al 175 circa).

Gli scritti dei Padri più antichi (detti «Padri Apostolici», ovvero «contemporanei agli Apostoli») testimoniano una cognizione dell’esistenza di certi libri che in seguito formeranno il NT, più di una volta citati. Queste citazioni e allusioni inducono a pensare che essi riconoscessero a tali libri una autorità; ciò sembrerebbe avvalorato dal fatto che, benché raramente, essi paiono applicare a passi del NT le formule già in uso per introdurre quelli canonici dell’AT («la Scrittura dice» oppure «è scritto»)5. Tutti gli scritti che oggi fanno parte del canone sono menzionati nel complesso da questi Padri, eccetto la III lettera di Giovanni; ma la sua estrema brevità (13 versetti in tutto) ed il contenuto dottrinalmente trascurabile, spiega facilmente come non sia capitato agli autori di questo periodo l’occasione di nominarla.

C'erano già delle lettere apocrife durante la vita degli apostoli (cfr. 2Ts 2,2) e gli apostoli hanno detto chiaramente di non seguirle. Allo stesso tempo Pietro riconosceva Parola di Dio le Epistole di Paolo (2Pt 3,16) e Paolo considerava Parola di Dio l'Evangelo di Luca (1Tim 5,18) citando Lc 10,7 come Sacra Scrittura.

Chi meglio degli autori della Parola di Dio scritta, poteva avere l'incarico di definire quali libri erano la Parola di Dio scritta?

Per il Signore è preziosa una fede basata sullo studio ed approfondimento personale della sua Parola (anche se tutti non arrivano su tutti alla stessa opinione in tutto), oppure basata sull'adesione acritica a degli insegnamenti imposti da un'autorità ecclesiale che vengono equiparati alla Parola di Dio scritta? Che cosa succederà alla fede di queste persone quando il magistero cambierà spiegazione? Per esempio prima del concilio vaticano II era peccato mangiare la carne di venerdì, celebrare la messa in italiano, divulgare la Parola di Dio scritta, ecc..

"Sola Scrittura" vuole dire ubbidire solo alle Scritture OGGI, dopo che gli apostoli sono morti, dato che OGGI la Parola di Dio è solo scritta. Invece quando gli apostoli erano VIVI, la Parola di Dio era anche orale come si legge in 1Cor 11,2 e 2Ts 2,15.

Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio:

perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete (1Ts 2,13).
Dato che Paolo comanda di seguire i suoi insegnamenti che ha dato oralmente e per iscritto, dopo la sua morte i suoi insegnamenti per via orale non possono essere più ascoltati, e restano solo quelli che lui (e gli altri apostoli) hanno messo per iscritto. La predicazione apostolica era a viva voce, ed una delle cose che essi insegnarono ORALMENTE fu che i libri che consegnavano alle chiese erano ispirati
"Le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore" (1Cor 14,37).
Purtroppo la versione di "Sola Scrittura" divulgata dalla libellistica-spazzatura della controriforma cattolica non ha alcuna comprensione di questo e pretende di leggere in un versetto biblico l'elenco dei 27 libri, senza realizzare che il fatto stesso che ci siano i 27 libri creduti tali nelle chiese è essa stessa una direttiva degli apostoli.

Questo non significa che un singolo apostolo abbia dato in un solo momento un elenco dei 27 libri, ma che quando ogni libro venne scritto e venne divulgato, era considerato autorità indiscusso per le chiese locali che lo ricevevano. L'insieme dei libri che l'insieme degli apostoli mandò a tutte le chiese locali, è il canone che oggi possediamo e che è condiviso da tutte le chiese non solo evangeliche, ma anche cattoliche ed ortodosse.


La disputa sull'autorità tra cattolici ed evangelici, non riguarda il confronto tra l'autorità scritta o l'autorità orale. Questa è una puerile esemplificazione.

La disputa riguarda il confronto tra

(1) L'avere la Parola di Dio* Ispirata e Rivelata (Sola Scrittura) come autorità da un lato e

(2) L'avere delle fallibili spiegazioni umane e non rivelatorie della Parola di Dio (Magistero ecclesiale**) che vengono considerate come delle autorità infallibili, equiparate al 100% alla Parola di Dio scritta. Per "non rivelatorie" si intende che anche per la chiesa romana, la rivelazione è chiusa con gli apostoli e che i dogmi sono solo esplicitazioni dell'insegnamento apostolico già rivelato.


L'unità di tutte le organizzazioni religiose autoritarie, non è una unità basata sulla conoscenza della Parola di Dio e sulla sottomissione allo Spirito Santo dei credenti, ma sulla PIENA E TOTALE equiparazione alla Parola di Dio scritta delle fallibili SPIEGAZIONI UMANE E NON RIVELATORIE del capo del gruppo.

[* La Parola di Dio era solo orale a Pentecoste, era parzialmente orale e parzialmente scritta durante la vita degli apostoli, e divenne solo scritta da dopo la morte degli apostoli: Sola Scrittura. Le persone meno preparate pensano erroneamente che Sola Scrittura non includa le spiegazioni date dagli apostoli a voce, questo è un grave errore, dato che fu con la loro autorità in prima persona che gli apostoli imposero i loro scritti alle chiese di allora e di tutti i tempi]

[** Il concetto di "magistero infallibile" è identico sia che si tratti del presidente della torre di guardia, del profeta della chiesa mormone, del papa della chiesa cattolica, o persino chiese evangeliche settarie condotte da pastori riprovati].

Per questo serve un criterio oggettivo: la Parola di Dio.

Le chiese locali interpretano la Parola di Dio in modo autorevole, ma non tutte le interpretazioni autorevoli sono sempre infallibili. Per questo ogni credente deve meditare le Scritture e regolarsi secondo coscienza. Del resto come avrebbe potuto un ebreo del I secolo sapere che i farisei sbagliavano nella loro tradizione contraddicendo il comandamento di onorare padre e madre?

Mt 15,3 Ma egli rispose loro:

«E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione? Dio, infatti, ha detto: "Onora tuo padre e tua madre"; e: "Chi maledice padre o madre sia punito con la morte". Voi, invece, dite: "Se uno dice a suo padre o a sua madre: 'Quello con cui potrei assisterti è dato in offerta a Dio', egli non è più obbligato a onorare suo padre o sua madre". Così avete annullato la parola di Dio a motivo della vostra tradizione. Ipocriti! Ben profetizzò Isaia di voi quando disse: "Questo popolo mi onora con le labbra,ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto,insegnando dottrine che sono precetti d'uomini"».
Senza lo studio personale delle Scritture e con la "fiducia nel magistero" richiesta dalla chiesa romana, un ebreo dell'epoca si sarebbe lasciato ingannare da questo insegnamento ed avrebbe preso per buono ciò che dicevano i farisei disubbidendo così al comandamento di Dio. L'AT è chiaramente pieno di falsi profeti che erano il clero ufficiale e disubbidiscono alla Parola di Dio scritta, e il NT ci avvisa che nel nuovo patto sarà eguale:
2Pietro 2,1 come furono anche falsi profeti tra il popolo [popolo dell'antico patto], come ci saranno anche tra di voi [popolo del nuovo patto] falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione.
La Scrittura non è altro che l'insieme delle uniche ed autentiche Tradizioni Apostoliche disponibili ai credenti oggi.

Come spiegare le divisioni tra i cristiani evangelici?

Chiediti il motivo dell'unità cattolica.

Essa non è determinata dal fatto che la Parola di Dio viene letta ed interpretata da tutti i cattolici nello stesso modo, ma esclusivamente dal fatto che le spiegazioni umane e fallibili che il magistero cattolico dà della Parola di Dio scritta, sono equiparate alla Parola di Dio stessa ed imposte al popolo con la violenza verbale e l'autoritarismo.

E' lo stesso criterio utilizzato dai Testimoni di Geova e dai Mormoni: le loro spiegazioni umane e fallibili della Parola di Dio, sono considerate anche esse Parola di Dio ed imposte con violenza alle coscienze, come unica possibilità di interpretare la Bibbia.

In questo modo la Chiesa (gr. ekklesia assemblea) di Dio, il suo popolo, l'insieme degli eletti (nati di nuovo), non sono più i singoli credenti in Cristo che vengono giustificati per grazia mediante la fede, presenti in tutte le chiese locali in tutti i tempi (anche se interpretano diversamente alcuni versetti) ma una singola organizzazione umana visibile con dei capi infallibili a cui sottoporsi ciecamente.

Persino nel Nuovo Testamento, con gli apostoli ancora vivi ed in azione nel ministero, troviamo dei contrasti persino tra di loro, interpretazioni diverse della dottrina, ed alcuni veri credenti che accettavano, almeno in parte, anche dei falsi insegnamenti.


► L'Apostolo Pietro ebbe un aspro dissenso con l'Apostolo Barnaba, tanto ci fu uno scisma (At 15,39)
► L'Apostolo Paolo resistette in faccia all'Apostolo Pietro contraddicendolo pubblicamente sulla dottrina (Gal 2,11)
► Gli Apostoli ebbero una contesa su chi tra di loro era il più grande (Lc 9,46)
► La chiesa di Corinto, poco dopo la partenza di Paolo dalla città, era già divisa in ben quatto gruppi diversi: "Ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»; «io, di Cristo»" (1Cor 1,12)
► Le chiesa della Galazia accettavano la salvezza per le opere della Legge di Mosè (Gal 3,1-14)
► La chiesa di Diotrefe, il conduttore, non riconosceva l'autorità dell'apostolo Giovanni (3Gv)
► La chiesa di Corinto non riconoscerva l'autorità dell'apostolo Paolo e seguiva falsi apostoli (2Cor 12)
► La chiesa di Filippi predicava per spirito di rivalità ed afflizione verso l'Apostolo Paolo (Fil 1,17)
► La chiesa di Colosse venerava gli angeli e dava credito a visioni, peccando nel farlo (Col 2,12)
► La chiesa di Antiochia imponeva degli usi giudaici (Gal 2,12)
► La chiesa di Corinto praticava l'idolatria (1Cor 10,20)
► La chiesa di Corinto credeva alla falsa dottrine del battesimo per i morti (1Cor 15,29)
► La chiesa di Pergamo accettava le false dottrine di Balaam (Ap 2,14)
► La chiesa di Colosse osservava giorni sacri, peccando nel farlo (Col 2,16)
► La chiesa di Tiatiri accettava le false dottrine di Iezabel (Ap 2,20)
► Gli Apostoli considerarono eretico un servitore di Cristo che non lo seguiva insieme a loro, e cercarono di impedirgli di combattere satana (Mr 9,38-41). Per loro era più importante l'ubbidienza al "gruppo ufficiale" che la liberazione di coloro che soffrivano, Gesù li riprende.


Questo passo è importantissimo. Il Signore riconosceva come suoi rappresentanti legittimi persino coloro che credevano in lui senza essere in "comunione organizzativa" con i dodici Apostoli, a maggior ragione dobbiamo tenere conto che egli riconosce oggi come suoi ministri anche coloro che lo seguono in modo diverso da come noi pensiamo sia giusto fare.

Tutto il discorso di "unica organizzazione legittima", crolla.



Ferrero Stefano
http://www.facebook.com/notes/stefano-ferrero/applicazione-di-sola-scrittura-nel-i-e-nel-ii-secolo/10150973735276083



Il suffragio è un impostura papale che serve solo a fare arricchire la curia romana


La Scrittura, negando il purgatorio, nega pure ogni suffragio in favore di coloro che i teologi papisti dicono essere là ad espiare i loro debiti, quindi questo suffragio va rigettato essendo un’impostura legata ad un altra impostura (vale a dire il purgatorio).

Ma ammettiamo pure per un momento che il purgatorio papista esista; non hanno mai letto i teologi papisti che “
ciascuno porterà il suo proprio carico” (Gal 6:5) e che nessuno “può in alcun modo redimere il fratello, né dare a Dio il prezzo del riscatto d’esso” (Sal. 49:7)?

Le cadute degli idoli dei cattolici romani

"Non hanno intelletto quelli che portano il loro idolo di legno e pregano un dio che non può salvare." (Isaia 45:20)


STATUA CADE PRIMA DELLA PROCESSIONE

I "Protettori" dei Cattolici Romani non proteggono proprio nessuno


http://www.lasiciliaweb.it/articolo/111624/sicilia/acireale-feriti-due-devoti-durante-la-festa-di-san-sebastiano







http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/campania/articoli/1093772/portici-balcone-crolla-su-processione-3-morti.shtml




http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2013/08/29/news/incidente-alla-processione-ragazzo-cade-dal-cavallo-1.7655251















http://www.torinotoday.it/cronaca/incidente-stradale/morto-giovanni-barberis-vernante-investito-processione.html




http://qn.quotidiano.net/esteri/2013/03/16/859725-messico-esplosione-fuochi-artificio-morti.shtml




http://napoli.repubblica.it/cronaca/2013/12/26/news/avellino_esplode_zaino_con_botti_giovane_perde_un_braccio-74534767/



















http://italian.ruvr.ru/2013_10_13/Brasile-12-annegati-durante-una-processione-religiosa/




http://italian.irib.ir/radioislam/programmi-di-radio/islam-in-italia/item/88014-2013-08-10-14-02-02











http://www.catanzaroinforma.it/pgn/newslettura.php?id=53798











http://www.tio.ch/News/371892/Due-morti-durante-la-processione-per-il-Cristo-Nero/



Cattolici Romani, la confessione al prete non vi riconcilia con Dio

Cattolici romani i morti non ci vedono e neppure ci ascoltano


I morti non ci vedono e neppure ci ascoltano perché è scritto che essi “
non sanno nulla*” (Eccl. 9:5). Sia dunque che essi si trovino in Paradiso o nell’Ades, essi non sanno nulla di noi.
A conferma di ciò c’è il fatto che gli Israeliti ai giorni di Isaia dicevano a Dio: “Abrahamo non sa chi siamo, e Israele non ci riconosce” (Is. 63:16), e il fatto che nel libro di Giobbe a proposito dell’empio che viene fatto morire da Dio è detto: “Tu lo sopraffai una volta per sempre, ed egli se ne va; gli muti il sembiante, e lo mandi via. Se i suoi figliuoli salgono in onore, egli lo ignora; se vengono in dispregio, ei non lo vede” (Giob. 14:21-22).

Il monachesimo della Chiesa Cattolica Romana non è biblico

La dottrina dei teologi papisti 
E’ cosa buona e meritevole isolarsi dal mondo per darsi alla vita monastica
.

Per monachesimo si intende la vita ascetica in comune o vita cenobitica nata in Oriente nel secolo quarto la quale si diffuse quasi contemporaneamente anche in Occidente.

Inizialmente il monachesimo era poco o male organizzato ma con Benedetto da Norcia esso ricevette una regola ben precisa, la cosiddetta regola di Benedetto che contribuì molto a sviluppare il monachesimo sia maschile che femminile. Lo stesso Benedetto costruì un monastero a Montecassino attorno al 529. Da questo monte, secondo Urbano II ‘
quasi da paradisiaca fonte scaturì la veneranda istituzione dell’Ordine monastico’. 

Il culto a Maria è idolatria in abominio a Dio


Ogni cristiano ringrazia Dio per Maria e la onoriamo come “vaso scelto” di Dio; ma attribuirle uno status al limite della divinità è culto della creatura.

Senza dubbio persino molti cattolici nemmeno sanno che c’era un tempo in cui il papa stesso scomunicava le persone per aver pregato la Vergine Maria. Il culto di Maria 
(la mariolatria), oggi acclamato come dogma infallibile, un tempo era condannato dalla stessa chiesa romana come peccato mortale.

Non c’è alcuna evidenza storica prima del 5° secolo, che la Vergine Maria venisse esaltata. Solo allora essa fu chiamata per la prima volta "
Madre di Dio"

Le tradizioni che la riguardano furono aggiunte una dopo l’altra fino all’ultimo pronunziamento da parte di Pio XII, l’11 ottobre 1954, che afferma che Maria fu “
assunta in cielo”.

A cominciare dall’adozione del termine “Madre di Dio”, vi furono diversi gradini nello sviluppo della mariolatria contemporanea. Non fu che dal 451 d. C.che il dogma della "
verginità perpetua" di Maria fu reso obbligatorio per tutti i cattolici romani. Il passo logicamente susseguente fu l’8 dicembre 1854, quando il papa Pio XII dichiarò la dottrina dell’Assunzione di Maria.

Una volta fatto quel passo, il papa dichiarò che tutti i cattolici romani dovessero accettarlo senza poterlo mettere in questione, sotto pena di azioni disciplinari. Proprio per questa logica di sviluppo, non farebbe meraviglia alcuna se Roma un giorno proclamasse come vincolante ed infallibile il dogma della divinità di Maria. 

Già si rivolgono a lei come Regina del Cielo, il che equivale a considerarla divina, perché una regina è la moglie del re, e dato che essa vien chiamata Regina del Cielo, se ne deduce che essa sia moglie del Re del cielo. Ci vuol poco che un tale dogma venga confermato di una bolla papale.

Gli insegnamenti della chiesa cattolica romana al riguardo di Maria vengono riassunti da Alfondo de Liguori nel suo libro “Le glorie di Maria”, scritto alla fine del diciottesimo secolo. Il Liguori scrive al riguardo di Maria:

…essa davvero fu resa mediatrice di pace fra i peccatori e Dio. I peccatori possono ricevere perdono (…) solo attraverso Maria. Noi saremo esauditi molto più in fretta se invocassimo il suo santo nome, più in fretta di quanto non lo sia invocando il nome di Gesù (…) Maria viene chiamata la Porta del Cielo perché nessuno potrà entrare in quel Regno benedetto senza passare attraverso di lei. (…) La via della salvezza è aperta a nessuno che non passi attraverso Maria”.

Questi insegnamenti sono chiaramente blasfemi e non cristiani.

Nel 1803 la Congregazione dei Riti decretò: “In tutti gli scritti di Alfonso de Liguori non c’è parola alcuna rispetto alla quale si possa dire che sia errata”. Così la chiesa cattolica romana ha dichiarato formalmente che tutti gli insegnamenti del Liguori sono giusti e riconosciuti dalla chiesa cattolica.

Che cosa insegna, dunque, al riguardo di Maria? Che essa è Mediatrice della redenzione, perché dice (vol. 1, p. 178): “Desiderando redimere l’umanità, Dio ha posto il prezzo della redenzione nelle mani di Maria, affinché la possa dispensare a chi essa vuole”.

Ricapitolando, la chiesa cattolica considera Maria un mediatore persino più potente che il Signore Gesù Cristo: “Talvolta noi possiamo essere esauditi molto prima invocando l’intercessione di Maria che pregando Gesù, nostro Salvatore” (p. 209); e ancora (p. 183): “Se il mio Redentore mi respingesse a causa dei miei peccati, io mi getterei ai piedi di Sua madre, Maria, e rimarrei prostrato dinnanzi a lei, fintanto che lei ottenesse il mio perdono”. 

Roma esalta Maria a tale grafo che “tutto, persino Dio, ubbidisce ai comandi di Maria!” (p. 265)

Il Signore Gesù viene del tutto ignorato come l’Avvocato e l’Intercessore del Suo popolo, e come l’unico Mediatoretra Dio e gli uomini (1 Timoteo 2:5), e anzi questi titoli e funzioni gli vengono tolti e dati a Maria! Cristo viene rappresentato come un Giudice pieno di collera e senza misericordia, dalle mani del quale Maria salva i peccatori. 

Per questo, secondo la chiesa cattolica, Maria è “il solo avvocato dei peccatori” (p. 190 ss), e “suo Figlio, il Giudice del mondo, non può sottoporre alla condanna quei peccatori che lei difende” (p. 282), e “quando Dio è irato con un peccatore che Maria prende sotto sua protezione, lei trattiene suo figlio, affinché Egli non infligga il castigo, e salvi il peccatore” (p. 193).

In Maria, quindi, i papisti ripongono la loro speranza (p. 257):“Vergine sommamente santa, prendici sotto la tua protezione, perché senza di te noi non abbiamo altra speranza di salvezza”, perché, dicono, “colui che viene protetto da Maria sarà salvato; colui che non è protetto da lei sarà perduto”.

E ancora: “O Vergine santissima, nessuno può abbondare nella conoscenza di Dio se non attraverso te; nessuno, o Madre di Dio, ottiene la salvezza se non attraverso te, nessuno riceve alcun dono dal trono della grazia se non attraverso te” (Papa Leone XIII, Adiutricem Populi).

Maria è stata per grazia esaltata al di sopra di tutti gli angeli e gli uomini, seconda solo a suo Figlio, come madre santissima di Dio che fu partecipe dei misteri di Cristo: ella è giustamente onorata da un culto speciale nella Chiesa [Cattolica]“ (Concilio Vaticano Secondo, “Costituzione dogmatica della chiesa”, n.66).

Il cattolicesimo romano, quindi, è fondamentalmente marianesimo, ed è questo ciò che la chiesa cattolica insegna ancora oggi.

Anche la 
 Messa è stata convertita in culto di Maria aggiungendo ad essa preghiere a lei rivolte, dando ad esse grande importanza.

Fu papa Leone XIII a superare tutti i suoi predecessori a questo riguardo tanto da venire considerato “il papa del Rosario”. Il 
 Rosario consiste di 166 perline di una collana, sulla quale i cattolici devono recitare 1 “credo”, 15 “padre nostro”, e 150 “ave maria”.

La ripetizione delle preghiere e l’uso di molte parole in preghiera sono pratiche condannate da Gesù (si legga Matteo 6:5-13). Eppure, recitarle in questo modo, disse papa Leone XIII, è “il modo più potente e piacevole” di “onorare” Maria. Il culto di Maria viene particolarmente promosso oggi dall’ 
attuale papa, il quale si considera particolarmente consacrato a Maria.

Francesco mentre bacia la statua della "Madonna"

Concludiamo con una considerazione. A chi i Magi resero il culto? 

Matteo 3:11 dà una chiara risposta:
"Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono" (Mt. 2:11).

Forse Gesù o gli apostoli ispirati dallo Spirito Santo che scrissero il Nuovo Testamento dissero mai che Maria, la madre di Gesù, dovesse essere adorata, servita, o "particolarmente onorata"? Niente di tutto questo. Gesù, rispondendo a Satana che pretendeva di essere adorato, disse chiaramente:

«Vattene, Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto” (Mt. 4:10).

RIFLETTIAMO SU ALCUNI ASPETTI

1) Se la mariologia è così fondamentale per la fede, come mai dopo la morte di Cristo, Maria viene citata esplicitamente solo in Atti 1:14?

2) Come mai Paolo, in Galati 4:4, parlando dell’incarnazione di Gesù, dice semplicemente “nato da donna”, senza neppure farne il nome e senza spendere una sola parola in più su Maria?

3) Come mai v’è un silenzio quasi totale degli scrittori cristiani più antichi su Maria (in particolare sulla “Maria” di oggi)?

4) Come mai, nel Nuovo Testamento, di tutte le “verità di fede” su Maria enunciate nel corso dei secoli dalla Tradizione e dal Magistero – perpetua verginità, immacolata concezione (dogma del 1854!), assunzione in cielo (dogma del 1950), impeccabilità, corredenzione, destinataria di una redenzione più sublime di chiunque altro, regalità celeste, mediazione, venerazione, capacità di far miracoli sulla terra -, non v’è il minimo cenno? Sull’Immacolata concezione, ad esempio (e vale per ogni altro aspetto), il Cda dice: «Nella Tradizione della Chiesa, il comune senso della fede … a poco a poco è arrivato ad acquisire anche la certezza della sua esenzione dal peccato originale. Finalmente nel 1854 il papa Pio IX ha definito solennemente…».

5) Possibile che più passa il tempo e ci si allontana dalla prima fonte storica (testimoni oculari, ecc.), più si riesce a saperne, sia di cose terrene che celesti? Si “sa” addirittura che durante il parto Maria è rimasta miracolosamente vergine: come credere ad un miracolo che la Scrittura non riporta, e che nessuno ha mai detto di aver visto?

6) Del “rapimento” al cielo di Enoch ed Elia, la Bibbia parla (Genesi 5,24; 2 Re 2,11); se Maria è stata assunta in cielo, perché la Bibbia non ne parla affatto?

7) Mentre Maria era in vita e nei decenni dopo la sua morte (periodo del Nuovo Testamento), non ha mai operato miracoli, né mai è stata venerata; gli scrittori sacri non si sono preoccupati di dire dove e quando e morta, né come è vissuta, né hanno sviluppato alcuna teologia che la riguardi.

Cattolici Romani, sappiate che il ‘battesimo’ da voi ricevuto da bambini NON VALE NULLA


Cattolici Romani, sappiate che la Bibbia autorizza a ministrare il battesimo solo a coloro che hanno creduto nel Vangelo, il che esclude implicitamente i neonati dato che essi non hanno ancora la capacità di credere.

Gesù Cristo quando apparve agli undici e disse loro di andare per tutto il mondo e predicare il Vangelo ad ogni creatura, disse pure loro: Chi avrà creduto, e sarà stato battezzato sarà salvato (Mar. 16:16), il che significa che il battesimo deve essere preceduto dall’atto del credere nel Vangelo, dalla sua accettazione nel proprio cuore.

Ecumenismo con i Cattolici Romani: un giogo che non è per noi

Fratelli nel Signore, vi ricordo che Paolo disse ai santi di Corinto:
“Non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gl’idoli? Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Perciò Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo; ed io v’accoglierò, e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente” (2 Corinzi 6:14-18).

L'UNITÀ DELLA CHIESA SECONDO LA SCRITTURA


Vediamo ora alcune Scritture che ci mostrano cosa intende Dio per unità. Ma prima di fare ciò, vi ricordo che l’unità di cui parlò Gesù ed anche gli apostoli si riferisce ad una unità nell’ambito della fratellanza, e non di una unità che i credenti devono procacciare con coloro che ancora non sono nati di nuovo. Dico questo per farvi comprendere che è impossibile procacciare unità con i Cattolici romani o parlare di unità con loro perché loro ancora si devono ravvedere e credere nel Vangelo come invece abbiamo già fatto noi.

SOLA SCRIPTURA - Le Sacre Scritture sono l'unica, sufficiente e infallibile regola di fede.


Gesù Cristo ha detto: "Se perseverate nella mia Parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi(Giovanni 8:31,32).

Il termine "Sola Scriptura" (solo la Scrittura) designa quella dottrina che insegna che le Sacre Scritture sono l'unica, sufficiente e infallibile regola di fede. Si tratta di una dottrina umana? Ha importanza solo per protestanti ed evangelici? È una regola cristiana anche per noi oggi? In questo studio cercheremo di dare una risposta; esso è indirizzato a quanti amano il Signore con tutto il loro cuore e desiderano camminare nella Sua volontà.

Cosa dovete fare cattolici romani per essere salvati e per camminare in modo da piacere al Signore


Voi cattolici romani, sappiate che siete sulla via che mena in perdizione perchè non siete ancora nati di nuovo. Pertanto che cosa dovete fare per essere salvati e per camminare in modo da piacere al Signore?

Lista di alcuni “anatema” mai revocati dal Cattolicesimo Romano…

“Anatema”

Il termine anatema deriva dal greco anathema che significa ‘maledetto’
L’espressione anatema ha assunto nei secoli e nelle varie culture significati differenti: da offerta rivolta ad una divinità, ad una situazione di esclusione e ad una sorta di maledizione.
Significato etimologico
La parola anatema deriva dal greco ἀνάθημα (anathêma – letteralmente sospeso. Da ἀνά – ana che significa sopra e da τίθημι – titêmi che significa posare).

L’Epifania affonda le radici nel paganesimo. Ecco quali sono le sue origini

Il termine italiano epifania deriva dal greco epiphaneia che significa ‘apparizione’; nel Nuovo Testamento questo termine è presente, lo troviamo per esempio in questo passo:
“… la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù avanti i secoli, ma che è stata ora manifestata coll’apparizione(epiphaneia) del Salvator nostro Cristo Gesù” (2 Tim. 1:9,10).
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