tag:blogger.com,1999:blog-17272513542865939412011-08-18T19:08:15.005-07:00BIBBIA & DOTTRINE CATTOLICHE A CONFRONTO«Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Giovanni 8:31)Alessandronoreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-1727251354286593941.post-171612598148027192011-08-18T19:08:00.000-07:002011-08-18T19:08:15.013-07:002011-08-18T19:08:15.013-07:00I SETTE SACRAMENTI CATTOLICI SONO BIBLICI?I sacramenti sono segni esteriori della grazia interiore, istituiti da Cristo per la nostra santificazione” (tratto dalla Catholic Encyclopedia). La Chiesa Cattolica Romana insegna che sebbene Dio faccia grazia all’uomo senza simboli esteriori (i sacramenti), Egli ha scelto anche di fargli grazia mediante simboli visibili. Poiché Dio ha fatto questo, l’uomo è stolto a non far uso di questi mezzi provveduti da Dio per raggiungere la santificazione.<br />
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<br />
Per poter qualificare un sacramento, la Chiesa Cattolica Romana afferma che esso deve soddisfare i tre seguenti criteri: a) quello esterno, ossia un segno percettibile e sensibile della grazia santificante; b) il conferimento della grazia santificante; c) l’istituzione da parte di Dio o, più esattamente, del Dio-Uomo Gesù Cristo. Pertanto, i sacramenti non sono semplicemente dei simboli, ma si crede che conferiscano effettivamente in chi li riceve la grazia santificante. La Chiesa Cattolica Romana crede che tutti i suoi sette sacramenti siano stati istituiti dallo stesso Cristo. Ci sono sette sacramenti cattolico-romani, che sono i seguenti:<br />
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1) il Battesimo, che secondo l’insegnamento della Chiesa Cattolica Romana rimuove il peccato originale infondendo contemporaneamente la grazia santificante;<br />
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2) la Penitenza, in cui si confessano i propri peccati a un sacerdote;<br />
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<br />
3) l’Eucaristia, considerata l’accoglienza e la consumazione del corpo e del sangue di Cristo veri e propri;<br />
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<br />
4) la Confermazione, un’accoglienza formale nella chiesa insieme a un’unzione speciale dello Spirito Santo;<br />
<br />
<br />
5) l’Unzione degli infermi o Estrema Unzione, applicata a un moribondo per il rafforzamento spirituale e fisico in preparazione al cielo. Quando è unita alla confessione e all’Eucaristia, essa rientra nei “conforti religiosi”;<br />
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6) l’Ordine Sacro, il procedimento mediante cui alcuni uomini sono ordinati al clero;<br />
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7) il Matrimonio, che fornisce una grazia speciale a una coppia.<br />
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Di seguito ci sono i versetti comunemente citati a sostegno delle credenze cattolico-romane rispetto ai sacramenti: “Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te mediante l’imposizione delle mie mani" (2 Timoteo 1:6). "Gesù rispose: ‘In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio’" (Giovanni 3:5). "Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo" (Tito 3:5). "Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola" (Efesini 5:25-26). "A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti" (Giovanni 20:23). "La preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati" (Giacomo 5:15). "Quindi imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo" (Atti 8:17). "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda" (Giovanni 6:54-55).<br />
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Considerando i precedenti versetti, potrebbe sembrare che i sacramenti possano comunicare di per se stessi qualche beneficio (come la vita eterna, il perdono dei peccati, la presenza dello Spirito Santo o la Sua potenza o qualche dono spirituale per il servizio, ecc.). Tuttavia, quando sono presi nel contesto della Scrittura nel suo insieme, non esiste alcun fondamento per credere che Dio abbia mai voluto che questi passi fossero presi a sostegno di riti come mezzi per comunicare la grazia santificante. In altri termini, il concetto stesso di "sacramenti" che comunicano la grazia salvifica nelle persone è antiscritturale.<br />
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<br />
Ci sono due dei sacramenti principali di cui è detto specificamente dalla Chiesa cattolica Romana che è necessario prendere per ottenere la vita eterna: il battesimo e la comunione. A causa della dottrina cattolico-romana secondo cui il battesimo è necessario per la salvezza, i cattolici sostengono che sia importante battezzare i bambini. Ma mai nella Scrittura riuscirai a trovare nemmeno un singolo esempio o un comando di farlo. Alcuni cattolici romani utilizzano Atti 16:33 come un possibile esempio perché vi è detto che furono battezzati il carceriere di Filippi "con tutti i suoi". Ma prendendo questo versetto nel suo contesto, notiamo due cose:<br />
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(1) Quando il carceriere chiese a Paolo che cosa dovesse fare per essere salvato, Paolo NON disse: "Credi in Gesù, sii battezzato e prendi la comunione ". Invece gli disse: "Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia" (v. 31). Perciò, vediamo che è la fede l’ingrediente necessario per la salvezza. Era sottinteso che chi credeva fosse battezzato, ma il battesimo non era necessario per la salvezza. Se lo fosse stato, Paolo vi avrebbe dato più peso nei suoi viaggi missionari (1 Corinzi 1:14-18).<br />
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(2) Vediamo che "i suoi" non avrebbero potuto includere bambini o neonati, in quanto al versetto 34 è detto che il carceriere "si rallegrava con tutta la sua famiglia di aver creduto in Dio". I bambini e i neonati non possono esercitare fede in Dio in quel modo.<br />
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<br />
Continuamente in tutta la Scrittura, è la fede, non la fede PIÙ il battesimo, ad essere considerata il mezzo mediante cui si riceve la salvezza (Giovanni 1:12; 3:14-16; Efesini 2:8-9; Romani 3:19-26; 4; 10:9-13; ecc.).<br />
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<br />
Passando alla comunione, la Chiesa Cattolica Romana dice chiaramente di interpretare letteralmente Giovanni 6:53 quando Gesù dice: "Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi". Il problema è che la dottrina cattolica secondo cui qui Gesù stia parlando letteralmente non è in armonia con il contesto del passo in cui Gesù afferma ripetutamente l’importanza della fede in Lui e della Sua imminente morte espiatrice per i loro peccati (cfr. Giovanni 6:29, 35, 40, 47 e come questi passi siano in armonia con l’intero messaggio del Vangelo di Giovanni così come è dichiarato in Giovanni 20:31).<br />
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<br />
Quando si esaminano gli altri sacramenti nel loro contesto, si scopre che la dottrina secondo cui essi comunicano la "grazia santificante" non è in armonia con il contesto del resto della Bibbia. Certo, tutti i cristiani dovrebbero essere battezzati, ma il battesimo non infonde in noi la grazia. Certo, tutti i cristiani dovrebbero partecipare alla Cena del Signore, ma farlo non conferisce la grazia santificante. Certo, dovremmo confessare i nostri peccati, non a un sacerdote, quanto piuttosto a Dio (1 Giovanni 1:9). Fare un programma formale di addestramento e un’accoglienza formale nella chiesa è una buona cosa, ma non conferisce la grazia salvifica. Essere approvato come un conduttore ecclesiale è una cosa che fa onore, ma non sfocia nella grazia. Il matrimonio è un avvenimento meraviglioso e benedetto nella vita di una coppia, ma non è il mezzo che Dio usa per farci grazia. Pregare per e con una persona che sta morendo e stare insieme a lei è una cosa santa, ma non aggiunge grazia al tuo conto.<br />
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<br />
Tutta la grazia di cui avremo mai bisogno si riceve al momento in cui una persona si affida a Gesù, per fede, come Salvatore (Efesini 2:8-9). La grazia salvifica che viene accordata al momento della fede genuina è l’unica grazia salvifica che la Parola di Dio ci inviti a ricevere. Questa grazia si riceve per fede, non osservando dei riti. Perciò, sebbene i sette sacramenti siano delle “buone cose da fare”, quando sono compresi nel loro contesto biblico si comprende che il concetto secondo cui essi “conferiscono la grazia santificante” è completamente antiscritturale.<br />
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Fonte: Gotquestions.org<br />
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<div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/1727251354286593941-17161259814802719?l=bibbiadottrinecattoliche.blogspot.com' alt='' /></div>Alessandronoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1727251354286593941.post-18563957834544840052011-08-16T15:51:00.000-07:002011-08-16T15:54:34.015-07:002011-08-16T15:54:34.015-07:00IL BATTESIMO SECONDO LA SACRA BIBBIA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-bj33nTvVtkI/Tkr0XIJI1EI/AAAAAAAAAFs/vZBRDLexnmE/s1600/il-battesimo.gif" imageanchor="1" style="clear:left; float:left;margin-right:1em; margin-bottom:1em"><img border="0" height="240" width="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-bj33nTvVtkI/Tkr0XIJI1EI/AAAAAAAAAFs/vZBRDLexnmE/s320/il-battesimo.gif" /></a></div><br />
Il battesimo è un impegno solennemente e coscientemente preso dal credente che ha trovato in Gesù Cristo il proprio Salvatore. Con il battesimo il credente testimonia pubblicamente della salvezza, della purificazione e della rigenerazione operate in lui da Dio nel momento in cui, per fede, ha accettato l'opera compiuta da Gesù Cristo sul Calvario e si è arreso a Lui.<br />
<br />
<br />
Il battesimo, quindi, è il patto che il credente fa con Dio, davanti a tutta la chiesa, impegnandosi a servire, obbedire ed onorare il Signore e Salvatore, tutti i giorni della sua vita.<br />
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<br />
<br />
<b>QUAL E' IL SIGNIFICATO DEL BATTESIMO</b><br />
<br />
Il battesimo non salva. Il rito esteriore non ha il potere di lavare i peccati e dare la vita eterna. Il battesimo è una richiesta, un impegno, una promessa, un patto che si fa volontariamente con Gesù Cristo dopo che lo si è conosciuto come proprio Salvatore.<br />
<br />
<br />
1) È una pubblica confessione di fede (1 Timoteo 6:12).<br />
<br />
2) È una testimonianza esteriore della conversione interiore (Romani 6:7-11).<br />
<br />
3) È una nuova vita in Cristo risorto (2 Corinzi 5:17, Colossesi 3:10).<br />
<br />
4) È adesione ufficiale alla Chiesa Cristiana (Atti 2:41).<br />
<br />
<br />
Il battesimo ha un significato simbolico. Come il seppellimento segue la morte, così il battesimo non è altro che il seppellimento (simboleggiato dall'immersione) del "vecchio io", cioè della vecchia natura che è ormai morta sulla croce del Calvario. La rinascita dell'uomo nuovo per la fede in Cristo, è simboleggiata dalla emersione dalle acque del battesimo (cf. Romani 6:3-5).<br />
<br />
<br />
<br />
<b>COME VA SOMMINISTRATO IL BATTESIMO?</b><br />
<br />
La parola battesimo proviene da "baptismos", un termine greco (la lingua del Nuovo Testamento) che significa "immergere".<br />
<br />
Il battesimo, secondo gli esempi che ci dà la Bibbia, consiste in una sola immersione completa in acqua, del credente che si è ravveduto dei propri peccati ed ha accettato personalmente Gesù Cristo come personale Salvatore e Signore, dichiarandosi disposto a camminare con Lui in "novità di vita".<br />
<br />
Il battesimo va amministrato secondo l'insegnamento di Cristo stesso: "Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro d'osservare tutte quante le cose che io v'ho comandato" (Matteo 28:19). I riferimenti che si trovano negli Atti degli Apostoli, riguardanti il "battesimo nel nome di Gesù Cristo", non si riferiscono alla formula battesimale, ma unicamente all'accettazione del battesimo come è stato istituito da Gesù e amministrato in ubbidienza al Suo ordine.<br />
<br />
<br />
<br />
<b>CHI PUO' ESSERE BATTEZZATO E QUANDO</b><br />
<br />
Il battesimo va fatto non alla nascita, ma alla "nuova nascita", cioè quando, volontariamente e personalmente, si è deciso di accettare Gesù Cristo come personale Salvatore e Signore, ravvedendosi dei propri peccati, per seguirlo "in novità di vita".<br />
<br />
<br />
Il vero battesimo cristiano, istituito da Gesù Cristo, deve essere preceduto da alcune condizioni essenziali:<br />
<br />
<br />
<b>1. Aver ascoltato la Parola di Dio.</b><br />
<br />
</blockquote>Gesù disse: “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato” (Marco 16:15,16).</blockquote><br />
<blockquote>“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente" (Matteo 28:19-20).</blockquote><br />
<br />
<b>2. Aver creduto con tutto il cuore ed accettato Gesù Cristo come personale Salvatore.</b><br />
<br />
<blockquote>Gesù disse: "Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato" (Mar. 16:16).</blockquote><br />
All'etiopo, che aveva chiesto di esser battezzato, Filippo disse: <blockquote>"Se tu credi con tutto il cuore, è possibile". L'eunuco rispose: "Io credo che Gesú Cristo è il Figlio di Dio". Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco; e Filippo lo battezzò (Atti 8:37,38).</blockquote><br />
Paolo e Sila, al carceriere di Filippi dissero: <blockquote>"Credi nel Signore Gesú, e sarai salvato tu e la tua famiglia". Poi annunciarono la Parola del Signore a lui e a tutti quelli che erano in casa sua. Ed egli li prese con sé in quella stessa ora della notte e subito fu battezzato lui con tutti i suoi (Atti 16:31-33).</blockquote><br />
<br />
<b>3. Essersi ravveduti.</b><br />
<br />
L'apostolo Pietro, rivolto alla folla che chiedeva cosa doveva fare per ricevere la salvezza, disse:</blockquote>"Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesú Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà" (Atti 2:38,39).</blockquote><br />
<blockquote>"Quando ebbero creduto a Filippo che annunziava loro la buona novella relativa al regno di Dio e al nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne" (Atti 8:12).</blockquote><br />
<br />
<b>4. Manifestare i frutti del ravvedimento.</b><br />
<br />
<blockquote>“Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi piú come si comportano i pagani… Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile… Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo… Chi rubava non rubi piú… Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca… Via da voi ogni amarezza… né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi; né oscenità, né parole sciocche o volgari, che sono cose sconvenienti… perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore… Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre” (Efesini 4:17,19,25,28,29,31; 5:3,4,8,11).</blockquote><br />
<br />
<b>5. Esprimere personalmente e volontariamente il desiderio di essere battezzati.</b><br />
<br />
<blockquote>I primi convertiti chiesero: "Fratelli, che dobbiamo fare?" (Atti 2:37).</blockquote><blockquote>L'etiopo chiese a Filippo: "Ecco dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?" (Atti 8:36).</blockquote><br />
<div class="blogger-post-footer"><img width='1' height='1' src='https://blogger.googleusercontent.com/tracker/1727251354286593941-1856395783454484005?l=bibbiadottrinecattoliche.blogspot.com' alt='' /></div>Alessandronoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1727251354286593941.post-49737961932354339462011-08-16T15:08:00.000-07:002011-08-16T15:09:53.542-07:002011-08-16T15:09:53.542-07:00LA SALVEZZA è MEDIANTE LA SOLA FEDE O MEDIANTE LA FEDE PIù LE OPERE?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-5AvECPPgRcI/TkrpCCaAtsI/AAAAAAAAAFk/bR_ifDpM9J4/s1600/bibbia2.jpg" imageanchor="1" style="clear:left; float:left;margin-right:1em; margin-bottom:1em"><img border="0" height="251" width="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-5AvECPPgRcI/TkrpCCaAtsI/AAAAAAAAAFk/bR_ifDpM9J4/s320/bibbia2.jpg" /></a></div><br />
Siamo salvati soltanto credendo in Gesù o dobbiamo credere in Gesù e fare certe cose? La domanda della sola fede o della fede più le opere è resa difficile da alcuni passi biblici difficili da conciliare. Confronta Romani 3:28, 5:1 e Galati 3:24 con Giacomo 2:24. Alcuni vedono una differenza fra Paolo (la salvezza è per sola fede) e Giacomo (la salvezza è per fede più le opere). In realtà, Paolo e Giacomo non erano affatto in disaccordo. L’unico punto di dissenso, secondo alcuni, riguarda il rapporto tra la fede e le opere. Paolo afferma dogmaticamente che la giustificazione è per sola fede (Efesini 2:8-9), mentre Giacomo sembra stare dicendo che la giustificazione è mediante la fede più le opere. Questo apparente dilemma viene risolto esaminando di cosa sta parlando esattamente Giacomo, il quale sta confutando la dottrina secondo cui una persona può avere fede senza produrre alcuna opera buona (Giacomo 2:17-18). Giacomo sta sottolineando il punto che la fede genuina in Cristo produrrà una vita cambiata e le buone opere (Giacomo 2:20-26). Giacomo non sta dicendo che la giustificazione sia mediante la fede più le opere, ma piuttosto che una persona che è davvero giustificata per fede avrà delle buone opere nella sua vita. Se una persona afferma di essere credente, ma non ha alcuna opera buona nella sua vita, allora è probabile che non abbia la fede genuina in Cristo (Giacomo 2:14, 17, 20, 26).<br />
<br />
<br />
Paolo dice la stessa cosa nei suoi scritti. I buoni frutti che i credenti dovrebbero avere nella loro vita sono elencati in Galati 5:22-23. Immediatamente dopo averci detto che siamo salvati per fede, non per opere (Efesini 2:8-9), Paolo ci informa che siamo stati creati per fare le buone opere (Efesini 2:10). Paolo si aspetta una vita cambiata esattamente come se l’aspetta Giacomo: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” (2 Corinzi 5:17)! Giacomo e Paolo non sono in disaccordo nel loro insegnamento sulla salvezza. Essi affrontano lo stesso argomento da prospettive diverse.<b>Paolo ha messo semplicemente in rilievo che la giustificazione è per sola fede, mentre Giacomo ha sottolineato il fatto che la fede in Cristo produce le buone opere.</b> <br />
<br />
<br />
Giacomo, il fratello del Signore, ha scritto:<br />
<br />
<blockquote>"Abramo, nostro padre, non fu egli giustificato per le opere quando offrì il suo figliuolo Isacco sull'altare? Tu vedi che la fede operava insieme con le opere di lui, e che per le opere la sua fede fu resa compiuta; e così fu adempiuta la Scrittura che dice: E Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia; e fu chiamato amico di Dio. Voi vedete che l'uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto"</blockquote><br />
<br />
<b>SPIEGAZIONE DELLE PAROLE DI GIACOMO SUL VALORE DELLE BUONE OPERE</b><br />
<br />
Innanzi tutto, a chi stava scrivendo Giacomo? A dei credenti (verso 2:1), a persone che avevano già creduto nel sacrificio di Gesù, e che quindi erano giustificati e salvati per fede. Si noti che Giacomo non ha detto affatto che la salvezza si ottiene mediante le opere o che l'uomo peccatore viene perdonato o riceve la vita eterna in virtù delle sue opere buone; attribuire questo significato alle sue parole significherebbe dire che Giacomo aveva sovvertito l'Evangelo perché costringeva i Gentili a giudaizzare.<br />
<br />
Infatti:<br />
<br />
<blockquote>"L'uomo non è giustificato per le opere della legge ma lo è soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù"</blockquote><br />
<br />
Perché allora Giacomo disse "per opere e non per fede soltanto"? Perché alcuni di quei credenti a cui stava scrivendo, pur avendo fede in Gesù, rifiutavano di compiere le opere buone, pensando che la loro fede sarebbe stata sufficiente. Così, invece di vivere una vita di fede sincera, si limitavano a dire di credere, e al tempo stesso anziché fare il bene vivevano nel peccato (si legga Giacomo 4:1-4).<br />
<br />
<br />
<blockquote>"L'uomo non è giustificato per le opere della legge ma lo è soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù"</blockquote><br />
<br />
Efesini 2:8-10 è ancora più chiaro:<br />
<br />
<blockquote>"Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo".</blockquote><br />
<br />
Dunque, la Bibbia dice chiaramente che:<br />
<br />
■si può essere salvati solo per grazia, mediante la fede in ciò che Gesù ha fatto per noi sulla croce;<br />
<br />
■la salvezza non è assolutamente per opere;<br />
<br />
■come conseguenza della salvezza, dobbiamo portare come frutto le opere buone che Dio stesso ha preparato perché le pratichiamo;<br />
<br />
■la nostra salvezza deve essere basata unicamente sul sacrificio di Gesù per ciascuno di noi, senza i nostri meriti personali; l'apostolo esprimeva bene l'idea di salvezza che ogni credente deve avere: "di essere trovato in Lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede", Filippesi 3:9).<br />
<br />
Infatti, sebbene le buone opere sono una cosa spontanea per un cristiano, non dobbiamo commettere l'errore di basarci in qualche misura sull'osservanza delle opere per la nostra salvezza, altrimenti per quanto ci riguarda Cristo è morto inutilmente:<br />
<br />
<br />
<blockquote>"Se la giustizia si ottenesse per mezzo della legge, Cristo sarebbe dunque morto inutilmente.Questo soltanto desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito per mezzo delle opere della legge o mediante la predicazione della fede? Siete così insensati? Dopo aver cominciato con lo Spirito, volete ora raggiungere la perfezione con la carne?" (Galati 2:21-3:2)</blockquote><br />
<br />
Riassumendo, se diciamo di credere e poi viviamo come prima, secondo la carne, senza portare frutto al Signore, la realtà della nostra fede è in dubbio; il peccatore che accetta Gesù come suo salvatore, viene salvato e riceve una nuova vita e una nuova natura: "nasce di nuovo". Tutte le sue priorità cambiano immediatamente, i suoi desideri sono volti al Signore, il suo cuore si strugge per far conoscere agli altri l'amore di Dio per loro... la vera fede produce tutto questo. "Quello che vale è la fede operante per mezzo dell'amore" (Galati 5:6).<br />
<br />
La vera fede ci spinge ad operare, guidati dall'amore del Signore. La fede morta invece è la fede dei tanti che dicono di credere in Dio, ma vivono la loro vita come se Dio non esistesse.<br />
<br />
Fonte camcris.altervista.org<br />
<br />
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<br />La domanda da porsi relativamente a qualsiasi chiesa e alle sue pratiche dovrebbe essere: “È biblico?”. Se un insegnamento è biblico (preso nel contesto), dovrebbe essere accettato. Se non lo è, dovrebbe essere respinto. Dio è più interessato a vedere se una chiesa sta facendo la Sua volontà e a ubbidire alla Sua Parola, piuttosto che se riesce a tracciare una linea di successione che arrivi agli apostoli di Gesù. Gesù era davvero preoccupato del fatto che si abbandonasse la Parola di Dio per seguire le tradizioni degli uomini (Marco 7:7). Le tradizioni non sono intrinsecamente sbagliate… Ci sono alcune tradizioni buone e preziose. Ancora una volta, la domanda dev’essere se una dottrina, una pratica o una tradizione sia biblica. In che modo, quindi, la Chiesa Cattolica Romana regge il confronto con gli insegnamenti della Parola di Dio?
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<br /><strong>LA SALVEZZA</strong>: la Chiesa Cattolica Romana insegna che la salvezza si ottiene mediante la rigenerazione battesimale ed è mantenuta attraverso i sacramenti cattolici, finché non venga commesso un atto peccaminoso volontario che interrompa la condizione della grazia santificante. La Bibbia insegna che siamo salvati per grazia, la quale si riceve mediante la semplice fede (Efesini 2:8-9), e che le buone opere sono il risultato il un cambiamento del cuore operato nella salvezza (Efesini 2:10; 2 Corinzi 5:17) e il frutto di quella nuova vita in Cristo (Giovanni 15).
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<br />
<br />
<br /><strong>LA SICUREZZA DELLA SALVEZZA</strong>: la Chiesa Cattolica Romana insegna che la salvezza non può essere garantita o assicurata. 1 Giovanni 5:13 afferma che la lettera di 1 Giovanni fu scritta allo scopo di rinsaldare nei credenti la CERTEZZA della loro salvezza.
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<br /><strong>LE BUONE OPERE</strong>: la Chiesa Cattolica Romana afferma che i cristiani sono salvati dalle opere meritorie (a cominciare dal battesimo) e che la salvezza è mantenuta dalle buone opere (ricevere i sacramenti, la confessione dei peccati a un sacerdote, ecc.). La Bibbia afferma che i cristiani sono salvati per grazia mediante la fede, totalmente a prescindere dalle opere (Tito 3:5; Efesini 2:8-9; Galati 3:10-11; Romani 3:19-24).
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<br /><strong>IL BATTESIMO</strong>: nel Nuovo Testamento il battesimo è praticato SEMPRE DOPO aver esercitato la fede salvifica in Cristo. Il battesimo non è il mezzo per la salvezza; è la fede nel Vangelo che salva (1 Corinzi 1:14-18; Romani 10:13-17). La Chiesa Cattolica Romana insegna la rigenerazione battesimale dei bambini, una pratica che non si trova mai nella Scrittura. L’unico possibile e vago indizio di battesimo dei bambini, nella Bibbia, che la Chiesa Cattolica Romana possa indicare è quello dell’intera famiglia del carceriere di Filippi che venne battezzata in Atti 16:33. Tuttavia, il contesto non menziona mai dei bambini. Atti 16:31 dichiara che la salvezza è mediante la fede. Paolo parlò a tutta quella famiglia al versetto 32, e tutta la famiglia credette (versetto 34). Questo passo conferma solo il battesimo di quanti hanno già creduto, non dei bambini.
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<br /><strong>LA PREGHIERA</strong>: la Chiesa Cattolica Romana insegna ai cattolici a pregare non solo Dio, ma di rivolgersi anche a Maria e ai santi nelle loro preghiere. Contrariamente a questo, nella Scrittura ci è insegnato a pregare soltanto Dio (Matteo 6:9; Luca 18:1-7).
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<br /><strong>IL SACERDOZIO</strong>: la Chiesa Cattolica Romana insegna che esiste una distinzione fra il clero e i “laici”, mentre il Nuovo Testamento insegna il sacerdozio di tutti i credenti (1 Pietro 2:9).
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<br /><strong>I SACRAMENTI</strong>: la Chiesa Cattolica Romana insegna che a un credente viene infusa la grazia alla ricezione dei sacramenti. Tale insegnamento non si trova mai nella Scrittura.
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<br /><strong>LA CONFESSIONE</strong>: la Chiesa Cattolica Romana insegna che a meno che un credente non sia impossibilitato, l’unico modo per ricevere il perdono dei peccati è confessandoli a un sacerdote. Contrariamente a questo, la Scrittura insegna che la confessione dei peccati dev’essere fatta a Dio (1 Giovanni 1:9).
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<br /><strong>MARIA</strong>: la Chiesa Cattolica Romana insegna, fra le altre cose, che Maria è la Regina del Cielo, una vergine perpetua e la corredentrice che fu assunta in Cielo. Nella Scrittura, ella è presentata come una serva ubbidiente e fedele di Dio che divenne la madre di Gesù. Nessuno degli altri attributi menzionati dalla Chiesa Cattolica Romana ha la benché minima base biblica. Il concetto secondo cui Maria sarebbe la corredentrice e un’altra mediatrice fra Dio e l’uomo non è solo extrabiblico (che si trova solo al di fuori della Scrittura), ma è anche antibiblico (contrario alla Scrittura). Atti 4:12 afferma che Gesù è l’unico Redentore. 1 Timoteo 2:5 proclama che Gesù è l’unico mediatore fra Dio e gli uomini.
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<br />Si potrebbero fornire molti altri esempi. Bastano questi argomenti a far capire chiaramente che la Chiesa Cattolica non è biblica. Ogni denominazione cristiana ha delle pratiche e delle tradizioni che non sono basate esplicitamente sulla Scrittura. Ecco perché la Scrittura dev’essere il criterio della fede e della pratica cristiane. La Parola di Dio è sempre verace e affidabile. Non si può dire lo stesso della tradizione ecclesiastica. La nostra linea guida dev’essere: “Che cosa dice la Scrittura?” (Romani 4:3; Galati 4:30; Atti 17:10). 2 Timoteo 3:16-17 dichiara: “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona".
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