Questa dottrina fu creduta e proclamata da alcuni di questi cosiddetti padri della chiesa, come per esempio Papia, Ireneo, Tertulliano, Giustino martire, Lattanzio, Melitone e Metodio (Agostino prima l’accettò e poi la rigettò).
Ma la chiesa romana la rigetta perché la considera una eresia; si legge infatti nell’Enciclopedia Cattolica alla voce millenarismo: ‘Errore escatologico, secondo cui Gesù Cristo deve regnare visibilmente mille anni su questa terra, alla fine del mondo’ [Enciclopedia Cattolica, vol. 8, 1008-1009]
Così dicendo essa va contro quegli stessi scrittori che essa considera i padri della chiesa. Così facendo contraddice i suoi padri e si contraddice da se stessa. Questo sta a dimostrare che se la curia romana decide di rigettare qualcosa di giusto che ha detto Ireneo o Lattanzio o Giustino Martire o Tertulliano, ella lo fa con la stessa disinvoltura con la quale accetta le loro false dottrine senza curarsi di apparire contraddittoria.
Così dicendo essa va contro quegli stessi scrittori che essa considera i padri della chiesa. Così facendo contraddice i suoi padri e si contraddice da se stessa. Questo sta a dimostrare che se la curia romana decide di rigettare qualcosa di giusto che ha detto Ireneo o Lattanzio o Giustino Martire o Tertulliano, ella lo fa con la stessa disinvoltura con la quale accetta le loro false dottrine senza curarsi di apparire contraddittoria.
A questo punto è lecito domandarsi: come fanno essi a dichiarare che le Scritture si devono interpretare secondo il consenso dei padri e poi ella stessa rigetta apertamente delle loro giuste interpretazioni date a riguardo delle parole di Giovanni nell’Apocalisse a riguardo del millennio (qui mi riferisco all’interpretazione di un regno millenario visibile, e non a loro convinzioni fantasiose a proposito del millennio)?
La risposta è che essa della sua cosiddetta venerabile e autorevole tradizione ritiene quello che gli fa comodo (di Papia per esempio accetta che Pietro è venuto a Roma ma non il millennio) ma rigetta quello che gli si rivolta contro. E’ assurdo dunque sentirle dire che la tradizione è anch’essa Parola di Dio e lei stessa mostra in alcuni casi di non tenerla per nulla in considerazione.
Come fa essa dunque a dire ai Cattolici di venerare una tradizione che lei stessa sprezza quando vuole? E come fanno i Cattolici a fidarsi di una tradizione che non solo si contraddice con se stessa ma è contraddetta dall’attuale chiesa cattolica romana? Perché dunque i Cattolici dovrebbero accettare la tradizione quando le loro stesse guide dimostrano di rigettarne una parte?
La risposta è che essa della sua cosiddetta venerabile e autorevole tradizione ritiene quello che gli fa comodo (di Papia per esempio accetta che Pietro è venuto a Roma ma non il millennio) ma rigetta quello che gli si rivolta contro. E’ assurdo dunque sentirle dire che la tradizione è anch’essa Parola di Dio e lei stessa mostra in alcuni casi di non tenerla per nulla in considerazione.
Come fa essa dunque a dire ai Cattolici di venerare una tradizione che lei stessa sprezza quando vuole? E come fanno i Cattolici a fidarsi di una tradizione che non solo si contraddice con se stessa ma è contraddetta dall’attuale chiesa cattolica romana? Perché dunque i Cattolici dovrebbero accettare la tradizione quando le loro stesse guide dimostrano di rigettarne una parte?
O Cattolici romani, è ora che riflettiate su questo modo di agire delle vostre guide cieche; è ora che rientrate in voi stessi e che rigettiate in blocco questa tradizione che annulla la Parola di Dio ma che vi viene fatta passare per infallibile Parola di Dio.
Tratto da:
G.Butindaro, La Chiesa Cattolica Romana
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