Secondo i teologi romani i miracoli che avvengono fra di loro dimostrano che essi sono nella verità. Così si espresse il cardinale Bellarmino (1542-1621): ‘La gloria dei miracoli è un segno (della vera Chiesa). Son da premettersi due cose fondamentali: La prima, che i miracoli sono necessari alla nuova fede, e a persuadere la missione straordinaria. La seconda, che i miracoli sono efficaci e sufficienti.
Dalla prima deduciamo, che la Chiesa degli avversari non può essere la vera Chiesa; e dalla seconda, che la nostra è la vera Chiesa’. [Bellarmino, De Conc. et Eccl. lib. IV, cap. 14 de not. Eccl; citato da Luigi Desanctis in Compendio di controversie, pag. 24]
Ora, noi non crediamo affatto che i miracoli siano cessati con la morte degli apostoli, e questo perché “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno”. [Ebr. 13:8]
Essi avvengono in mezzo al suo popolo per le mani di ministri che hanno ricevuto il dono di potenza di operare miracoli e sono necessari perché sono la manifestazione dello Spirito secondo che é scritto: “Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utile comune”. [1 Cor. 12:7]
Essi servono infatti a confermare nella fede i credenti ed a trarre all’ubbidienza della fede gli uomini che vivono lontani da Dio. Bisogna dire però, che i miracoli non avvengono solo in mezzo al popolo di Dio, per lo Spirito Santo, per mezzo di santi uomini rivestiti di potenza, ma anche tra i pagani, cioè tra coloro che non conoscono Dio e vanno dietro agl’idoli muti, ma in questo caso avvengono per mezzo di ministri di Satana quali maghi o uomini molto religiosi all’apparenza.
Nel caso dei segni e prodigi che in seno alla chiesa romana viene detto si verificano per mezzo di cosiddetti santi essi devono essere attribuiti all’avversario e non a Dio, e questo perché queste persone, che poi magari vengono puntualmente beatificate e santificate dal papa, sono degli idolatri che non conoscono Iddio. Il loro sguardo è malefico, le loro parole dolci e lusinghiere, le loro opere d’iniquità. Essi devono essere inclusi tra quei falsi profeti di cui parlò Gesù che “faranno gran segni e prodigî da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti”. [Matt. 24:24]
Sì, perché il loro scopo é quello di sedurci e di farci apostatare dalla fede. E’ fuori di dubbio, questi loro prodigi suscitano meraviglia tra le persone, come li suscitava quelli che operava Simone a Samaria prima che credesse al Vangelo. Ma essi servono a fare rimanere i Cattolici romani ancora più attaccati al culto di Maria, al culto degli angeli e dei loro santi ed a convincerli che la loro chiesa è la vera Chiesa.
Come ho detto prima, questi falsi profeti operano questi prodigi sotto l’influsso di poteri diabolici per sedurci, ma badate che tutto questo rientra nel volere di Dio perché Dio per mezzo di questi impostori ci mette alla prova per vedere se noi lo amiamo con tutto il nostro cuore; questo è quello che apprendiamo da queste parole scritte nella legge: “Quando sorgerà in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti mostri un segno o un prodigio, e il segno o il prodigio di cui t’avrà parlato succeda, ed egli ti dica: ‘Andiamo dietro a dèi stranieri (che tu non hai mai conosciuto) e ad essi serviamo’, tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore; perché l’Eterno, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate l’Eterno, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra”. [Deut. 13:1-3]
Quindi i prodigi non possono essere presi come segni dimostratori che chi li compie è nella verità o che l’organizzazione di cui lui è membro è la vera Chiesa, perché se fosse così dovremmo chiamare Chiesa di Dio anche le associazioni di maghi e stregoni che ci sono anche in questa nazione.
Il fatto è che mentre i maghi non mostrano di essere religiosi ma irreligiosi, i cosiddetti santi o santoni della chiesa romana sono delle persone molto religiose che recitano il rosario, il Padre nostro, che vanno alla messa fatta dal prete e fanno tante altre cose della loro religione. Non possiamo definirli né santi e né credenti appunto perché dimostrano di essere una banda di seduttori professanti le arti seduttrici dell’errore per mezzo di segni e prodigi.
Contrastano la parola di verità, sono attaccati morbosamente alla tradizione cattolica romana; noi rifiutiamo di dargli retta anche se fanno le cose che fanno; quand’anche facessero scendere il fuoco dal cielo usandosi del nome di Maria, quand’anche si mettessero a camminare sull’acqua nel nome di Antonio o di Francesco o di chicchessia, noi non daremo loro retta appunto perché essi sono degli idolatri che ci incitano all’apostasia.
Gesù Cristo dice: “Venite dietro a me”, [Matt. 4:19] quindi noi dobbiamo seguire lui e nessun altro, per non smarrirci per le vie desolate di questa religione anticristiana che si fa passare anche per mezzo dei prodigi che avvengono nel suo mezzo come la vera Chiesa.
G.Butindaro, La Chiesa Cattolica Romana