Secondo la Chiesa Cattolica Romana l’uomo discende dai bruti; secondo la Bibbia NO


La dottrina papista
Pio XII (1939-1958) nell’enciclica Humani Generis (1950) affermò quanto segue:
‘Il Magistero della Chiesa non proibisce che in conformità dell’attuale stato delle scienze e della teologia, sia oggetto di ricerche e discussioni, da parte dei competenti in tutti e due i campi, la dottrina dell’evoluzionismo, in quanto cioè essa fa ricerche sull’origine del corpo umano, che proverrebbe da materia organica preesistente (la fede cattolica ci obbliga a ritenere che le anime sono state create immediatamente da Dio)’.

Come potete vedere in questa enciclica l’evoluzione non venne affatto condannata, ma venne implicitamente ammessa sia pure come ipotesi e con prudenza. Il fatto che anche i teologi furono incoraggiati a fare delle ricerche e a discuterne dimostrò certamente un certo favore della chiesa cattolica verso questa teoria dell’evoluzione. Sono passati quasi cinquanta anni da quella enciclica; come stanno oggi le cose?
Stanno che la chiesa cattolica romana insegna l’evoluzione dell’uomo cioè che l’uomo deriva da esseri inferiori o da bruti. Ma non è un evoluzione che esclude l’atto creativo di Dio ma un evoluzione che presuppone la creazione. Ecco infatti quanto ha affermato Giovanni Paolo II in un Simposio su Fede cristiana e teoria dell’evoluzione:
‘Una fede rettamente compresa nella creazione e un insegnamento rettamente inteso dell’evoluzione non creano ostacoli (…) L’evoluzione infatti presuppone la creazione; la creazione si pone nella luce dell’evoluzione come un avvenimento che si estende nel tempo – come una creatio continua – in cui Dio diventa visibile agli occhi del credente come creatore del cielo e della terra’ (L’Osservatore Romano 27 Aprile 1985).
Questo tipo di evoluzione sostenuto dalla chiesa romana è chiamato evoluzionismo antropologico mitigato e si differenzia dall’evoluzionismo antropologico radicale di Lamarck, di Darwin e di Haeckel e professato da molti biologi, perché esso afferma che l’evoluzione è ristretta solo all’origine del corpo umano (giacché l’anima è creata direttamente da Dio) mentre quello radicale afferma che l’evoluzione dell’uomo comprende anche l’anima.
Ma nella sostanza che cosa dice questo tipo di evoluzionismo sostenuto dalla chiesa romana?
Questo; che Dio mediante uno speciale intervento sia causa principale del corpo umano, ma si è servito di un bruto come di materia e strumento. In altre parole, come dice Fiorenzo Facchini, ‘l’uomo è frutto, a un tempo, dell’evoluzione biologica e di un concorso particolare creativo di Dio’, perché si è evoluto da un essere inferiore creato da Dio.
Uno studioso cattolico, per spiegare questo concetto, ha affermato: ‘Non discendiamo dai bruti, ma ascendiamo da essi’. Quindi a distanza di circa mezzo secolo dall’enciclica Humani Generis di Pio XII l’evoluzione non è più una semplice ipotesi ma una verità da abbracciare a braccia aperte che non si deve mettere in dubbio: ecco come recentemente Giovanni Paolo II ha posto fine ad ogni dubbio:
‘L’Enciclica Humani generis considerava la dottrina dell’’evoluzionismo’ un’ipotesi seria, degna di una ricerca e di una riflessione approfondite al pari dell’ipotesi opposta (…) Oggi, circa mezzo secolo dopo la pubblicazione dell’Enciclica, nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria dell’evoluzione una mera ipotesi. E’ degno di nota il fatto che questa teoria si sia progressivamente imposta all’attenzione dei ricercatori, a seguito di una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere’ (L’Osservatore Romano, 24 Ottobre 1996).

Confutazione
L’uomo fu fatto da Dio a sua immagine e somiglianza, e quindi non fu mai un bruto
Siamo veramente disgustati nel vedere come questa chiesa, che si dice cristiana ed afferma di avere nel suo magistero un’interprete infallibile della Scrittura, cerchi di conciliare le ipotesi scientifiche con la Parola di Dio finendo così per dare un altro significato alla creazione dell’uomo così come è descritta ed insegnata dalla sacra Scrittura.

Questo atteggiamento della chiesa cattolica romana nei confronti di questa dottrina diabolica che è l’evoluzionismo è l’ennesima dimostrazione del disprezzo che essa nutre verso la Parola di Dio. Passiamo ora alla distruzione di questi ragionamenti che si elevano contro la conoscenza di Dio.
Nel libro della Genesi è scritto:
E l’Eterno Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale, e l’uomo divenne un’anima vivente… L’Eterno Iddio prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino d’Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. E l’Eterno Iddio diede all’uomo questo comandamento: Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino; ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai… E l’Eterno Iddio avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli dei cieli, li menò all’uomo per vedere come li chiamerebbe, e perché ogni essere vivente portasse il nome che l’uomo gli darebbe. E l’uomo dette de’ nomi a tutto il bestiame, agli uccelli dei cieli e ad ogni animale dei campi..” (Gen. 2:7,15-17,19,20).
La Scrittura è chiara; Dio il sesto giorno fece l’uomo dalla polvere della terra.
Non può essere vero quindi in nessuna maniera che l’uomo si sia evoluto con il tempo da dei bruti innanzi creati da Dio fino a diventare quell’essere che oggi noi conosciamo perché in questo caso Dio avrebbe formato l’uomo da della materia vivente e non più da materia inorganica come dice la Scrittura.

In altre parole l’uomo non può essere il frutto di un evoluzione biologica da materia vivente perché la materia da cui Dio trasse l’uomo non era materia organica ma semplice polvere (ed in quella torna l’uomo quando muore secondo che disse Dio: Mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra donde fosti tratto; perché sei polvere, e in polvere ritornerai” [Gen. 3:19]).
Inoltre va notato che benché anche gli animali della terra, e quindi anche tutte le specie di scimmie, furono anch’essi creati il sesto giorno l’uomo fu formato il sesto giorno con un atto creativo ben distinto; quindi la scimmia fu fatta scimmia, e l’uomo fu fatto uomo.
A ciò aggiungiamo il fatto che Dio quando creò l’uomo disse: Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza…” (Gen. 1:26); perché anche questo conferma che l’uomo non può in nessuna maniera derivare da un essere inferiore animale, perché appunto fu fatto ad immagine e somiglianza di Dio subito, all’istante. Non è quindi che prima Dio formò la scimmia e poi la fece evolvere, nel corso di non si sa quanti millenni o milioni di anni, fino a farla diventare uomo fatto a sua immagine e somiglianza; no, Dio fece subito l’uomo a sua immagine e somiglianza.
Ed infine aggiungiamo che Dio quando fece l’uomo gli parlò, quindi l’uomo aveva la facoltà di intendere, e poi che gli menò gli animali affinché lui li chiamasse per nome il che ci fa capire che egli era dotato di intelligenza. Questo ancora esclude qualsiasi forma di evoluzione.
Ma veniamo al nocciolo della questione: perché voler negare che Dio abbia creato distintamente dagli esseri animali un essere umano tale e quale a quello che noi conosciamo oggi traendolo dalla polvere della terra in un tempo breve se non in pochi istanti? Perché volere affermare questa ‘creatio continua’?

Noi riteniamo che la ragione per cui la chiesa cattolica romana si sia aperta alla teoria evolutiva è perché quello che è scritto nella Genesi sulla creazione dell’uomo è diventato all’improvviso, dinanzi alle ricerche scientifiche, troppo semplice per essere vero, ed in aperto contrasto con quello che dicono gli scienziati sulla origine dell’uomo, così in netto contrasto che se avesse continuato ad insegnare una creazione dell’uomo che escludeva qualsiasi forma di evoluzionismo avrebbe finito coll’essere dichiarata contraria alla ragione umana ed alla scienza, e così via.

Perciò essa ha cercato il compromesso; che consiste da un lato in una negazione parziale dell’evoluzionismo (cioè di quello che dice che l’anima deriva dalla materia e non è stata infusa nell’uomo da Dio) e dall’altro nell’affermazione che Dio ha creato un essere inferiore, un bruto, da cui col tempo ha fatto evolvere l’essere umano; e tutto questo finisce coll’annullare il chiaro insegnamento della Parola di Dio.
Ennesima chiara prova questa che quando si cerca di piacere agli uomini anziché a Dio, quando si decide di conformarsi al presente secolo, si finisce col mettersi contro la Parola di Dio e quindi contro Dio.
Badate dunque a voi stessi fratelli affinché anche voi non cadiate nello stesso errore; rimanete attaccati alla Parola di Dio. Non cercate di adeguarla alle teorie degli uomini; ma credetela anche se le cose che essa dice vi paiono andare contro la ragione e contro la logica umana.
Giacinto Butindaro
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