Prima comunione? Solo un grande business!


In questo periodo molti genitori si trovano ad organizzare un evento che riguarda i propri figli: La Prima Comunione.

Nella Chiesa cattolica viene chiamata prima comunione il momento in cui i fanciulli, ma eventualmente anche persone in età più matura, si accostano per la prima volta al sacramento dell'Eucaristia.


Per i cristiani l’eucaristia o eucarestia è il sacramento istituito da Gesù durante l’Ultima Cena, alla vigilia della sua passione e morte. Il termine deriva dal greco εὐχαρίστω (eucharisto: “rendo grazie”). Queste sono definizioni altamente dettagliate e spiegano ben poco il significato dell’azione che Gesù fece la notte in cui venne arrestato. L’Evangelo di  Marco 14:22 afferma: "Mentre mangiavano, Gesù prese del pane; dette la benedizione e lo spezzo’, lo diede loro e disse:Prendete questo è il mio corpo. Poi prese un calice e rese grazie lo diede loro e tutti ne bevvero. Poi Gesù disse : Questo è il mio sangue, il sangue del patto che è sparso per molti. In verità vi dico che non berrò’ più’ del frutto della vigna fino al giorno che lo berro’ di nuovo nel regno di Dio"

Questo è ciò che Gesù ci dice per quanto riguarda la Comunione con lui , non parla di altro , non parla di un 'età precisa in cui bisogna prenderne parte in chiesa. Questo si  puo’ realizzare nel momento in cui si è fatta un’esperienza con Lui.

In 1 Corinzi 11:17-34 l’apostolo Paolo scrive così:
17 Nel darvi queste istruzioni non vi lodo del fatto che vi radunate, non per il meglio, ma per il peggio. 18 Poiché, prima di tutto, sento che quando vi riunite in assemblea ci sono divisioni tra voi, e in parte lo credo; 19 infatti è necessario che ci siano tra voi anche delle divisioni, perché quelli che sono approvati siano riconosciuti tali in mezzo a voi. 20 Quando poi vi riunite insieme, quello che fate, non è mangiare la cena del Signore; 21 poiché, al pasto comune, ciascuno prende prima la propria cena; e mentre uno ha fame, l'altro è ubriaco. 22 Non avete forse le vostre case per mangiare e bere? O disprezzate voi la chiesa di Dio e umiliate quelli che non hanno nulla? Che vi dirò? Devo lodarvi? In questo non vi lodo.
23 Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, 24 e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 25 Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. 26 Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga».
27 Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 29 poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore.
30 Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. 31 Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; 32 ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo. 33 Dunque, fratelli miei, quando vi riunite per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. 34 Se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi riuniate per attirare su di voi un giudizio.

Ecco le istruzioni del Signore per quanto riguarda la Santa Cena, di svolgere questo rito per ricordare il sacrificio che Gesù ha fatto sulla croce per tutti noi . Se Dio avesse voluto altre formalità intorno a questo argomento non ce lo avrebbe detto? E quindi, perchè un cristiano deve inventarsi tutti questi rituali? e soprattutto perchè tutto questo consumismo che gira intorno ad esso? Ma veramente crediamo che Gesu’ avesse voluto tutto questo business per far ricordare l’agonia che ha avuto quella notte? I bambini cosa hanno capito di quel giorno? Alcuni genitori mi potrebbero rispondere che hanno fatto il catechismo! Come se servissero pochi mesi per insegnare la Parola di Dio a dei bambini.

Io penso che abbiano capito solo questo:
1 comprare l’abito sacerdotale bianco con un cero per il rito in chiesa; 2 comprare (per le femminucce) un abito tipo sposa per sembrare soprattutto alla vista delle mamme delle vere e proprie principesse, mentre per i maschietti un abito che rappresenti l’eleganza di un uomo in cerimonie particolari; 3 ingaggiare un fotografo per ricordare questo meraviglioso giorno (dove i bambini non sanno neanche cosa sta succedendo intorno a loro); andare a comprare confetti e bomboniere; ovviamente prenotare per parenti ed amici un grande pranzo per poter godere al meglio il “senso”di questa giornata, per non parlare del parrucchiere e truccatore per tutta la famiglia. Un giro di migliaia di euro. Di Gesù non si parla proprio.Lui viene lasciato dietro le quinte a guardare la messa in scena che si è creata

Ma tutto questo a cosa serve? E’ una vanagloria umana… Cosa c’è di veramente cristiano in tutto questo! ASSOLUTAMENTE NULLA! Chiediamo al Signore di proteggere i nostri figli da ogni male, ed innanzitutto cerchiamo di essere degli esempi cristiani per loro. Non servono questi sfarzi ma semplicemente portiamoli a Lui: LUCA 18:15/17 "15 Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. 16 Allora Gesù li fece venire avanti e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. 17 In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».

Ecco cosa vuole il Signore per i nostri figli che crescano nelle Sue vie, che imparino a pregare, a leggere la Sua Parola, anche perché se la leggessero anche i genitori capirebbero che non porta a nulla di sacro e spirituale tutto questo. Pregare  non a memoria, ma con tutto il loro cuore e non solo il giorno della prima comunione, ma sempre, e poi saprà Lui compungere il loro cuore facendo capire loro l’importanza dell’accostarsi alla cena del Signore… coltiviamoli nell’amore della famiglia, nelle cose semplici e genuine sicuramente da un albero buono si avranno frutti buoni!

La mia non è una polemica nei confronti della Chiesa Cattolica e di tutto quello che c’è intorno alla prima comunione, ma ho solamente voluto dare valore alla Santa Cena come ricordo che Gesù ci ha lasciato, senza strumentalizzare dei bambini per la  vanità dei genitori. Ricordiamoci che Gesu’ era semplice ed ha scelto di nascere in una famiglia umile proprio per dare l’esempio che lo sfarzo è totalmente inutile se vogliamo fare la Sua volontà.

Dio ti benedica
http://www.notizievangeliche.com/prima-comunione-solo-un-grande-business/


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