Amorth & Pentecostali - Racconti di un esorcista


Allego a seguire alcune pagine dei libri di Gabriele Amorth, noto esorcista cattolico. Si tratta di un uomo che si occupa di queste cose da più di 20 anni. E' evidente da ciò che scrive, che si è reso conto della superiorità spirituale di coloro che seguono la Parola di Dio sul serio, senza compromessi.

Gabriele Amorth, Nuovi racconti di un esorcista, Edizioni Dehoniane, Roma, 1992, pagina 134-136.
La preghiera dei pentecostali 
Un militare alto e robusto era venuto a trovarmi, dietro appuntamento. Da quello che mi aveva detto per telefono, c'era materia più che sufficiente per sospettare una possessione diabolica; ma molte volte gli episodi vengono esagerati, se non del tutto inventati, per cui occorre poi il riscontro diretto. Per fortuna lo accompagnavano il padre e lo zio: due "gorilla" ben saldi, in grado di essermi di aiuto in caso di bisogno. E davvero avevo necessità di essere aiutato perché, fin dalla prima volta, come gli posi le mani sul capo, quel giovanotto divenne furioso. Gli praticai solo tre esorcismi e già era evidente il vantaggio. Approfitto di questa occasione per fare notare che non sempre le forme di maggior violenza sono le più radicate e quindi quelle che richiedono più tempo per la liberazione; ho avuto casi di persone che avevano fortissime reazione agli esorcismi, e che poi si sono liberate in pochi mesi; e ho casi in cui le reazioni e i disturbi sono assai minori, ma che si trascinano per anni prima che si giunga alla guarigione. Al quarto appuntamento il militare non venne, preavvertendomi con una telefonata in cui diceva che era impedito per motivi di servizio. Poi non si fece più sentire. Dopo parecchi mesi ricevetti una sua lettera dal nord-Italia. Si scusava per il lungo silenzio, ma un improvviso trasferimento lo aveva costretto a lasciare Roma; mi ringraziava con accenti di grande commozione per ciò che avevo fatto per lui e mi annunciava con gioia la sua completa liberazione, narrandomi lo svolgimento dei fatti.

"Sono guarito completamente ed è stato lo Spirito di Gesù Cristo che ha cacciato via quel demonio che avevo dentro di me. Io non credevo che sarei mai guarito, tanto forti erano i dolori; e tanto meno pensavo di poter guarire così rapidamente. Ma incontrai per caso un 
evangelico cristiano che intuì il mio stato e mi invitò a ricevere le preghiere della sua comunità. Questo gruppo si mise in preghiera su di me a lungo, tanto che il giorno dopo mi accorsi di aver ricevuto un notevole miglioramento. La domenica seguente fui invitato a recarmi nella loro chiesa. Invocarono su di me lo Spirito di Gesù Cristo provocandomi quelle forti reazioni che avevo anche quando lei mi benediceva. Dopo mezza giornata di preghiera e di lotta, interruppero e mi fecero tornare nel tardo pomeriggio. Di nuovo ripresero a pregare e quando mi aiutarono a invocare il Sangue di Cristo che purifica, caddi a terra. Mi alzai dopo un certo tempo: non avevo più i disturbi allo stomaco, mi sentivo liberato, leggero, ero ritornato ad essere me stesso, quello di prima. La ringrazio di nuovo di tutto quello che ha fatto per me, ma mi sentivo in dovere di scriverle questa lettera per rendere testimonianza a quanto Gesù Cristo ha fatto per me. Il Signore opera ogni sorta di miracoli: guarisce drogati, guarisce persone che hanno avuto fatture molto peggiori della mia. Ci tenevo a dare a lui gloria con la testimonianza della mia liberazione. Oltre alla firma e all'indirizzo, la lettera riportava anche l'indirizzo della Chiesa Evangelica Cristiana Pentecostale di cui il Signore si era servito.

Non nascondo che in un primo momento ci rimasi un po' male. Ripensai al Vangelo di Marco, quando riporta le parole che l'apostolo Giovanni disse a Gesù: "
Maestro, abbiamo visto un tale scacciare i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perché non viene insieme a noi" (9,38); e Gesù disapprovò Giovanni. Ho cercato invece di ammirare e di imparare: l'importanza di pregare in gruppo e non da soli, quando è possibile; e soprattutto di pregare più a lungo e con fede. Chi agisce è il Signore, che si serve di chi vuole.

Gabriele Amorth, Nuovi racconti di un esorcista, Edizioni Dehoniane, Roma, 1992, pagina 15.Nei miei incontri con i vescovi ho sempre trovato tanta cordialità, anche se non ho trovato poi adesione pratica. Eppure non ho mai perso la sfacciataggine del vecchio fucino gli universitari cattolici. A un vescovo ho detto: «Lei è successore degli apostoli per nomina. Ma dipende da lei esserne imitatore; e se non fa esorcismi, non agisce come loro hanno agito». 
Con un altro sono stato più deciso. Gli ho suggerito: metta un bel cartello sul portone della curia vescovile con questa scritta: «In questa diocesi non si fanno esorcismi perché non si crede nelle promesse del Signore, che nel suo nome possiamo scacciare i demoni. Chi vuole esorcismi si rivolga agli anglicani o ai pentecostali o ai battisti, che credono nelle parole del Signore e fanno esorcismi». Ci ho guadagnato una promessa: «Ripenserò a questo problema».

La cosa da sottolineare, è che in tutto il libro Gabriele Amorth racconta di molti casi, ma non ce ne è neppure uno che è stato liberato in così breve tempo come quello di questo giovane militare.
Gabriele Amorth, Un esorcista racconta, Edizioni Dehoniane, Roma, 1991, Terza edizione ampliata, pagina 191-193.Insisto: all'estero la situazione è peggiore rispetto a quella italiana. Ne do un esempio significativo. I miei confratelli negli Stati Uniti hanno voluto tradurre il libro di Balducci, Il diavolo. Per poter ottenere l'Imprimatur, sono stati costretti dal revisore diocesano ad eliminare i casi in cui si parlava di possessione diabolica. Si noti l'incoerenza di tale disposizione: oltre ad essere fatti storici documentati, si trattava dell'applicazione pratica di principi esposti nel libro. E' il solito errore: non negare la presenza del demonio in assoluto, per non passare da eretici, ma negarla decisamente in ogni caso concreto. 
Non stanno così le cose presso certe confessioni protestanti. Anche a Roma ve ne sono di quelle che prendono molto sul serio il problema, che studiano i casi e che, quando col loro discernimento arrivano a scoprire la presenza del maligno, esorcizzano con un'efficacia che talvolta ho toccato con mano. E' chiaro che tutti coloro che credono in Cristo, e non solo i cattolici, hanno il potere di cacciare i demoni nel suo nome. Non dobbiamo averne nessuna gelosia, ma guardare al Vangelo
Quando Giovanni disse a Gesù: "Abbiamo incontrato uno che caccia i demoni nel tuo nome e noi glielo abbiamo impedito perché non è dei nostri", il Signore ha rimproverato gli apostoli (Marco 9,38-40). E' questa la scoperta che hanno fatto i membri del Rinnovamento e che li ha messi sulla strada delle preghiere di liberazione. Preghiere che vanno regolate con precisi criteri, ma che sono efficacissime. Proprio per regolare tali preghiere il card. Suenens ha scritto un libro, Rinnovamento e potenza delle tenebre (Edizioni Paoline, 1982), con presentazione del card. Ratzinger. Egli scrive: "Inizialmente tanti cattolici legati al Rinnovamento hanno scoperto la pratica della liberazione fra i cristiani di altre tradizioni, appartenenti per lo più agli ambienti delle Free Churches o Pentecostali; e i libri che lessero - o leggono ancora - provengono in gran parte da tali ambienti. Fra di essi si trova una letteratura strabocchevole sul diavolo e i suoi accoliti, sulla sua strategia e sui suoi mezzi d'azione, e così via. Nella Chiesa cattolica questo campo è rimasto in gran parte incolto e la nostra pastorale specifica non ha fornito direttive adatte ai nostri tempi" (pagg.79-80). E' una lamentela su cui ci sofferemeremo nel prossimo capitolo; ma è giusto imparare da chi meglio segue il vangelo
Anche su questo punto, come sullo studio e la divulgazione della Bibbia, noi cattolici siamo rimasti indietro rispetto a certe confessioni del protestantesimo. Non mi stanco di ripeterlo: il razionalismo, il materialismo hanno inquinato una parte di teologi con influenze profonde su vescovi e sacerdoti. E chi ne fa le spese è il popolo di Dio.


Tratto da:
 
http://scudoevangelico.wikispaces.com/


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