Ora, i teologi papisti affermano che la loro tradizione (salvezza per opere, battesimo degli infanti, confessione al prete, purgatorio, primato del papa, successione apostolica, messa come ripetizione del sacrificio di Cristo, preghiere per i morti, preghiera a Maria, preghiere ai morti, statue e immagini ‘sacre’, pellegrinaggi, immacolata concezione di Maria, perpetua verginità di Maria, ecc. ecc.) procede da Cristo.
Ma allora, come si spiega il fatto che questa loro tradizione annulla palesemente le cose che Gesù Cristo prima e gli apostoli poi hanno insegnato e che noi troviamo scritte così chiaramente nella Scrittura? Come mai questa loro tradizione è amara al nostro palato mentre la Parola di Dio scritta è più dolce del miele? Come mai la loro tradizione è storta mentre la Parola di Dio è diritta?
La ragione può essere ed è una sola; essa non procede da Dio. Ma allora da chi procede? Dal nemico di Dio, dal diavolo che è bugiardo e padre della menzogna: non può essere altrimenti. Per questo non si deve avere per essa nessun rispetto ma solo odio, e in essa non bisogna riporre nessuna fiducia.
La tradizione cattolica romana assomiglia per molti versi alla tradizione che avevano gli scribi e i Farisei al tempo di Gesù; infatti come quella tradizione, di cui gli scribi e i Farisei andavano orgogliosi, annullava la legge di Mosè, ossia la legge che Dio aveva dato al suo popolo sul monte Sinai (vi ricordo che gli scribi e i Farisei dicevano, tra le altre cose, che se uno diceva a suo padre o a sua madre:
Quel con cui potrei assisterti è offerta a Dio, egli non era più obbligato ad onorare suo padre e sua madre, mentre la legge dice: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice padre e madre sia punito di morte) (cfr. Matt. 15:4,5; Mar. 7:10-12); così la tradizione della chiesa cattolica romana, di cui i papi e i suoi seguaci sono così fieri di avere, annulla l’Evangelo di Cristo ossia la parola della grazia che Dio ci ha trasmesso per mezzo del suo Figliuolo. E questo lo abbiamo ampiamente dimostrato nel corso della nostra confutazione.
La ragione può essere ed è una sola; essa non procede da Dio. Ma allora da chi procede? Dal nemico di Dio, dal diavolo che è bugiardo e padre della menzogna: non può essere altrimenti. Per questo non si deve avere per essa nessun rispetto ma solo odio, e in essa non bisogna riporre nessuna fiducia.
La tradizione cattolica romana assomiglia per molti versi alla tradizione che avevano gli scribi e i Farisei al tempo di Gesù; infatti come quella tradizione, di cui gli scribi e i Farisei andavano orgogliosi, annullava la legge di Mosè, ossia la legge che Dio aveva dato al suo popolo sul monte Sinai (vi ricordo che gli scribi e i Farisei dicevano, tra le altre cose, che se uno diceva a suo padre o a sua madre:
Quel con cui potrei assisterti è offerta a Dio, egli non era più obbligato ad onorare suo padre e sua madre, mentre la legge dice: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice padre e madre sia punito di morte) (cfr. Matt. 15:4,5; Mar. 7:10-12); così la tradizione della chiesa cattolica romana, di cui i papi e i suoi seguaci sono così fieri di avere, annulla l’Evangelo di Cristo ossia la parola della grazia che Dio ci ha trasmesso per mezzo del suo Figliuolo. E questo lo abbiamo ampiamente dimostrato nel corso della nostra confutazione.
Ma che fece Gesù nel constatare che gli scribi e i Farisei con la loro tradizione avevano annullato la Parola di Dio, ed avevano così serrato il regno dei cieli dinanzi alla gente impedendogli di entrarvi? Egli li riprese severamente, come meritavano.
Egli disse loro infatti : “Ipocriti, ben profetò Isaia di voi quando disse: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro é lontano da me. Ma invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che son precetti d’uomini” (Matt. 15:7-9).
Egli disse loro infatti : “Ipocriti, ben profetò Isaia di voi quando disse: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro é lontano da me. Ma invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che son precetti d’uomini” (Matt. 15:7-9).
Queste sono le parole di Cristo che tuonano contro tutti coloro che sono a capo di questa pseudochiesa i quali preferiscono osservare e fare osservare agli altri dei precetti umani che voltano le spalle alla verità, anziché la Parola di Dio. Ma oltre a riprendere gli scribi e i Farisei Gesù mise in guardia i suoi discepoli dalla dottrina dei Farisei che aveva annullata la Parola di Dio dicendo ai suoi discepoli:
“Guardatevi dal lievito de’ Farisei” (Luca 12:1; cfr. Matt. 16:6-12), e così ancora oggi egli ci comanda di guardarci dal lievito della chiesa romana per non corromperci. “Un pò di lievito fa lievitare tutta la pasta” (1 Cor. 5:6), dice la Parola, perciò state attenti a non assimilare nessuna delle eresie della chiesa romana. Fratelli, “io vi ho scritto non perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete, e perché tutto quel ch’é menzogna non ha che fare colla verità” (1 Giov. 2:21).
“Guardatevi dal lievito de’ Farisei” (Luca 12:1; cfr. Matt. 16:6-12), e così ancora oggi egli ci comanda di guardarci dal lievito della chiesa romana per non corromperci. “Un pò di lievito fa lievitare tutta la pasta” (1 Cor. 5:6), dice la Parola, perciò state attenti a non assimilare nessuna delle eresie della chiesa romana. Fratelli, “io vi ho scritto non perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete, e perché tutto quel ch’é menzogna non ha che fare colla verità” (1 Giov. 2:21).
Tratto da:
G.Butindaro, La Chiesa Cattolica Romana
G.Butindaro, La Chiesa Cattolica Romana